Prosegue la trattativa all’Aran sul rinnovo del CCNL 2019/2021 Area Dirigenti e Professionisti delle Funzioni Centrali

COMUNICATO

RIUNIONE DEL 22 MAGGIO 2023 IN ARAN SUL CCNL AREA DIRIGENTI E PROFESSIONISTI DELLE FUNZIONI CENTRALI

Nella giornata odierna, come previsto, si è svolto l’incontro programmato in ARAN per la trattativa del rinnovo del CCNL area Funzioni Centrali Dirigenti e professionisti anni 2019/2021.
CIDA, a fronte della reiterazione della proposta ARAN di rivedere la complessiva struttura retributiva dei professionisti nell’ottica di eliminazione dei livelli economici differenziati ed omogeneizzarla a quella della dirigenza,
ha ribadito la favorevole impressione ed apprezzato il tentativo di tendere alla omogeneizzazione della posizione e del trattamento economico così come è strutturato quello della dirigenza, ma nel contempo ha sottolineato la contrarietà su:
a) La differenza fra i livelli non verrebbe superata, in quanto i secondi livelli sarebbero congelati tramite un assegno ad personam con importi non incrementabili nel tempo e i primi livelli non avrebbero alcun beneficio.
b) Lo stipendio tabellare verrebbe fissato al livello più basso, comportando una perdita della componente fissa e continuativa, con effetti negativi sul rinnovo contrattuale, sull’imponibile pensionistico e sull’imponibile TFS-TFR.
c) Si verificherebbe una perdita delle voci retributive attuali, rappresentate dalle indennità di coordinamento e di funzione professionale, in quanto l’ipotesi ARAN prevede importi inferiori a quelli attuali. Inoltre, l’indennità di coordinamento sarebbe calcolata come percentuale della retribuzione di posizione, creando problemi di calcolo.
CIDA ha condiviso l’esigenza e la proposta di ARAN di chiudere il Contratto al più presto ma attraverso soluzioni che contemperino e salvaguardino retribuzioni e progressioni di carriera con la nuova strutturazione del trattamento economico dei professionisti.
Concentrarsi ad esempio su una qualche soluzione per i professionisti non coordinatori fermi al primo livello differenziato da oltre 20 anni potrebbe essere un obiettivo da perseguire.
Peraltro, ha concluso CIDA, l’inserimento di alcune clausole di salvaguardia e di garanzia, renderebbero “accettabile” e migliorativo questo contratto (peraltro già abbondantemente scaduto) che per essere comunque definito e sottoscritto abbisogna di rivedere e riscrivere alcune norme relative alla dirigenza che sono state – al momento – messe in stand by.
La riunione, terminata in tarda serata, è stata aggiornata a giovedì 25 p.v. alle ore 15 per la verifica della fattibilità della proposta sui professionisti propedeutica alla definizione del CCNL.