AUDIZIONE AL CNEL SU FINANZIARIA

Comunicato stampa CIDA

Il CNEL, in vista delle osservazioni e proposte che sarà chiamato a fornire al Parlamento e al Governo su NADEF e Legge di Bilancio, nella giornata di ieri ha convocato CIDA, insieme alle altre tre più importanti organizzazioni sindacali, per raccogliere le osservazioni, le idee e le priorità programmatiche che la Confederazione intende portare all’attenzione dei decisori politici.

La delegazione confederale, composta da Teresa Lavanga (Direttore CIDA), Mario Cardoni (Direttore Generale di Federmanager) e Massimo Fiaschi (Segretario Generale di Manageritalia), ha anzitutto avanzato anzitutto due osservazioni di metodo:

  • la necessità di avere una Legge di Bilancio che appronti delle risposte più strutturali e meno legate all’emergenza, capaci di prospettare un futuro più certo per imprese e lavoratori.
  • la richiesta di un costante coinvolgimento delle Parti Sociali più rappresentative di tutte le categorie di lavoratori, da parte del nuovo Governo, affinché possa prendere in considerazione le valutazioni di coloro che rappresentano la voce di imprenditori e lavoratori, per evitare uno scollamento sociale che potrebbe risultare pericoloso.

Passando a questioni di merito, CIDA ha sottolineato la necessità, per il Paese, di rimuovere tutti i disincentivi alla crescita delle micro aziende ancora a conduzione familiare, che costituiscono l’asse portante del nostro sistema produttivo: specializzazione in settori poco dinamici, criticità legate al passaggio generazionale, riluttanza al capitale di rischio, scarsa capacità di innovazione tecnologica e di formazione del capitale umano.

Soprattutto, per crescere ed essere competitive le imprese vanno managerializzate. Un sistema fondato sul modello delle filiere produttive, tanto nelle attività riconducibili ai comparti del manifatturiero che dei servizi, ha dimostrato di saper essere flessibile, resiliente e reattivo agli stress delle crisi degli ultimi anni, dotandosi di un assetto organizzativo in grado di produrre valore – esportando e innovando – ma, sotto la spinta delle grandi sfide che si stagliano sull’orizzonte, ha bisogno di riformarsi e riorganizzarsi per consentire a tutte le aziende della filiera di progredire nella catena globale.

La trasformazione verso le sfide imposte dalle grandi transizioni in atto, digitale e energetica, è un processo irreversibile che nei prossimi anni vedrà cambiamenti continui e in parte imprevedibili. I manager sono fondamentali per questa trasformazione: conoscono i problemi e hanno le competenze e la vision per governare il cambiamento, a patto che aggiornino costantemente le proprie competenze, sappiano valutare le competenze digitali dei collaboratori e riescano a parlare con i “tecnologi”. Per questo motivo è fondamentale che la Finanziaria, accanto alle agevolazioni per sostenere la crescita dimensionale delle imprese, favorisca il raggiungimento degli obiettivi di innovazione e sostenibilità attraverso l’inserimento di risorse manageriali esperte.

Nell’intervento sono state poi evidenziate le criticità del SSN e la necessità di prevedere nella prossima Legge di Bilancio adeguate risorse per un suo potenziamento, accanto a un contestuale supporto alla diffusione e al ruolo dell’assistenza sanitaria integrativa in un’ottica di complementarietà e sussidiarietà con il SSN.

In materia di Pubblica Amministrazione è stata sottolineata la necessità di prevedere nella Manovra risorse adeguate per finanziare la tornata contrattuale 2022-2024, oltre che tutte quelle dal 2018 ad oggi.