Riordino disciplina lavoro pubblico – Confronto Governo Sindacati

COMUNICATO

15 febbraio 2017 – In data odierna il Ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione Maria Anna Madia ha incontrato le Confederazioni sindacali rappresentative nel pubblico impiego (comparti ed aree) per un confronto sul testo di riordino della disciplina del lavoro pubblico previsto dalla legge delega 124/2015. In apertura il Ministro ha illustrato i punti cardine del testo preparato per la prossima riunione del Consiglio dei Ministri e ha consegnato il testo medesimo dichiarando la disponibilità a ricevere in tempi brevi osservazioni e proposte.

La delegazione CIDA, composta dal Presidente federale Rembado e dai vice presidenti (federali) Beato e Germani, si è espressa nei seguenti termini:

1. Intanto ha dichiarato di non volere commentare il testo delle bozze ufficiali del decreto appena ricevuto senza con questo rinunciare a dare il proprio contributo per la costruzione di un decreto legislativo nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

2. Ha ricordato di non essere stata convocata insieme ad altre 9 Confederazioni, tra le quali tutte quelle rappresentative dei dirigenti, all’incontro del 30 novembre 2016 a seguito del quale dai partecipanti era stata sottoscritta un’intesa sulla quale la CIDA aveva espresso ed esprime netto e totale dissenso.

La delegazione poi si sofferma su due punti: quello della fonte normativa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni e quello dei rinnovi contrattuali.

Sul primo, non volendo avere un approccio manicheo in relazione alla prevalenza della fonte legislativa o di quella contrattuale, si è espresso il convincimento che per la definizione delle regole si debba tener conto dei destinatari delle stesse e dei decisori competenti. Da questa angolazione, nel sottolineare il fatto che in materia esista sempre la necessità di una composizione di interessi tra i cittadini da un lato e i dipendenti pubblici dall’altro, si propone l’individuazione dello strumento legislativo per le norme che hanno a che fare con la garanzia dei servizi ai cittadini e di quello strettamente negoziale per quanto si riferisce agli interessi legittimi dei dipendenti.

Relativamente poi ai rinnovi contrattuali, per i quali si auspica il più veloce avvio della trattativa, intanto si sottolinea il risultato ottenuto con il concorso di tutte le parti in causa con la definizione dell’apposito accordo quadro per la costituzione dei comparti e delle aree di contrattazione, che rappresenta oggi un punto di riferimento fondamentale e irreversibile. Si fa presente inoltre che il primo obiettivo che dovrà avere la prossima stagione contrattuale è quello della omogeneizzazione del trattamento economico fondamentale ed accessorio tra i differenti profili dirigenziali ma al tempo stesso si richiama l’attenzione sul fatto che per la perequazione retributiva mancano totalmente le risorse per le quali si chiedono finanziamenti appositi ed aggiuntivi.